Requisiti dei fornitori
Riconosciamo che il nostro impatto sociale, etico e ambientale è strettamente legato alle pratiche dei nostri partner commerciali. Poiché le leggi e i regolamenti internazionali ci ritengono sempre più responsabili di comportamenti non conformi all'interno della nostra catena di fornitura, riteniamo essenziale lavorare in modo collaborativo con la due diligence e la conformità in materia di sostenibilità.
I nostri fornitori chiave sono identificati in base alla spesa e alla posizione geografica, dando priorità ai mercati ad alto rischio. Sono tenuti a firmare i nostri Business Partner Criteria per confermare la conformità al nostro Codice di Condotta. Per verificare che le loro pratiche aziendali soddisfino i nostri requisiti, invitiamo i fornitori chiave a condurre una valutazione ESG di terze parti. Per noi è un modo per garantire una condotta aziendale responsabile lungo tutta la nostra catena del valore.
Questo processo si basa su un sistema esterno che fornisce una mappatura iniziale dei rischi, tenendo conto della linea di business e della posizione geografica del fornitore. Una valutazione aggiuntiva dei fornitori ad alto rischio è condotta tramite il sistema e/o attraverso audit in loco, che coprono ambiti come le prestazioni ambientali, i diritti umani, la condotta aziendale etica e le pratiche di approvvigionamento responsabile. Basiamo le nostre linee guida di supporto interno sulle raccomandazioni e sul modello del Global Compact delle Nazioni Unite.
Lavoriamo direttamente con i nostri fornitori chiave per incoraggiarli attivamente a migliorare la loro due diligence sulla sostenibilità, ad esempio quando si tratta di approvvigionamento responsabile dei minerali.
Approvvigionamento responsabile dei minerali
L'estrazione mineraria e il commercio di determinate materie prime possono finanziare gruppi armati associati a violazioni dei diritti umani, tra cui lavoro forzato, tratta di esseri umani e/o lavoro minorile. Anche se non compriamo direttamente da fonderie o raffinerie, parti della nostra catena di fornitura lo fanno. Per questo motivo, adottiamo misure per rilevare e prevenire l'uso dei cosiddetti minerali provenienti da zone di conflitto, anche se non siamo direttamente soggetti alla legge Dodd-Frank o al regolamento UE 2017/821.
I nostri Business Partner Criteria richiedono ai fornitori diretti di impegnarsi per un approvvigionamento responsabile di tutti i minerali utilizzati nei componenti e nei prodotti che ci vendono. Indaghiamo sull'approvvigionamento responsabile dei minerali attraverso un programma completo che copre stagno, tantalio, tungsteno, oro (3TG) e cobalto. Seguiamo le linee guida della Responsible Minerals Initiative (RMI) e utilizziamo i loro modelli di rendicontazione standard sia per riferire sulle nostre pratiche che quando raccogliamo informazioni dai nostri fornitori.
Consigliamo ai nostri fornitori di ricorrere a fonderie verificate da terzi come il Responsible Minerals Assurance Process (RMAP) di RMI e li incoraggiamo a migliorare le loro pratiche di due diligence sulla sostenibilità per salvaguardare una catena di fornitura responsabile.
Puntiamo a essere trasparenti riguardo il nostro impegno e, se richiesto, forniamo ai clienti informazioni sulle fonderie utilizzate nella nostra catena di fornitura e collaboriamo con gli stakeholder laddove necessario per rafforzare ulteriormente le procedure.
Gestione delle sostanze pericolose
Compiliamo elenchi di sostanze vietate o che devono essere dichiarate a causa del loro potenziale impatto negativo sulla salute umana o sull'ambiente. Le sostanze vietate non sono consentite nei nostri prodotti o processi. Gli articoli contenenti sostanze da dichiarare vengono evitati o sostituiti ove possibile. La conformità a questi elenchi fa parte dei nostri Business Partner Criteria, che tutti i partner commerciali chiave devono firmare e rispettare. Le sostanze pericolose sono controllate attraverso le nostre Prohibited and Declarable lists.
- Le sostanze vietate non devono essere incluse in nessun prodotto o processo, a meno che non siano chiaramente esenti nelle Prohibited and Declarable lists.
- Le sostanze in fase di eliminazione verranno presto incluse nella Prohibited List e devono essere gradualmente eliminate.
- Le sostanze da dichiarare devono essere segnalate.
Le istruzioni di cui sopra si applicano ai prodotti che vendiamo, agli articoli consegnatici da partner commerciali come fornitori, appaltatori o subappaltatori, nonché ai processi di produzione esternalizzati da noi a terzi.
Sostanze diverse implicano azioni diverse
I partner commerciali devono controllare e verificare la loro conformità alle nostre Prohibited and Declarable lists e intraprendere le seguenti azioni:
Gestione dei PFAS
Conosciuti anche come "forever chemicals", i PFAS sono sostanze di lunga durata ampiamente utilizzate, che si degradano molto lentamente nel tempo. Atlas Copco Group si impegna a rispettare qualsiasi legislazione applicabile ai nostri prodotti, come REACH, RoHS e TSCA. A tale scopo, compiliamo elenchi di sostanze vietate e da dichiarare, che vengono comunicati ai nostri fornitori.
Sebbene alcuni gruppi di sostanze PFAS siano già stati eliminati gradualmente (ad esempio PFOA e PFOS), la maggior parte dei PFAS non è ancora stata regolamentata. Tuttavia si stanno introducendo normative e restrizioni sui PFAS in diversi Paesi, con varie definizioni e requisiti.
Atlas Copco Group si impegna a rispettare elevati standard di sicurezza dei prodotti e a migliorare continuamente le proprie prestazioni ambientali. Pertanto, stiamo attualmente lavorando con i nostri fornitori per stabilire l'uso di PFAS nei nostri prodotti con i dettagli necessari per la futura legislazione e i requisiti di rendicontazione. Stiamo anche lavorando con i fornitori per trovare materiali alternativi a quelli contenenti PFAS.